Authors:Antonio Acierno Pages: 7 - 16 Abstract: La rivista TRIA ha dedicato particolare attenzione sin dai suoi primi numeri alla progettazione del paesaggio e alla pianificazione ecologica del territorio. Nei dibattiti riportati in alcuni fascicoli (nn. 2-3-15-19-20-26) emerge una linea progressiva di maturazione delle riflessioni su queste tematiche sviluppate negli ultimi decenni: da approcci fondati sul riconoscimento dei valori culturali ed estetici del paesaggio a quelli ambientali, all’evoluzione della sostenibilità verso la resilienza, dalle infrastrutture verdi alle NBS (nature-based solutions). Nel precedente numero, dedicato anch’esso all’applicazione delle NBS nella pianificazione urbaniostica, sono state accertate le pressanti difficoltà che si incontrano nell’applicazione di tali processi innovativi alle pratiche operative, e soprattutto quanto sia complicato uniformarsi ai processi naturali che talora richiedono tempi lunghi per ricostruire gli equilibri dopo impatti degenerativi. Nelle pratiche reali si propongono ormai da qualche decennio le applicazioni di interventi “green”, intesi come dispositivi tecnologici attenti al risparmio energetico e alla salvaguardia delle risorse naturali, soprattutto alla scala dell’edificio e solo recentemente a quella urbana. Con l’introduzione del pensiero rigenerativo si propone una riflessione teorica capace di stimolare l’azione verso un miglioramento delle pratiche: dagli approcci convenzionali rispettosi delle norme alla progettazione green tesa a migliorare i comportamenti energetici dei manufatti, alla progettazione sostenibile capace di rendersi neutrale rispetto all’incremento di consumo delle risorse, al restorative approach che si propone di restituire alla natura quanto le è stato tolto in secoli di attività altamente energivore fino allo stadio più alto del regenerative design che supporta ed auspica la perfetta integrazione nella co-evoluzione di società umane e natura. PubDate: 2021-12-30 DOI: 10.6093/2281-4574/8850 Issue No:Vol. 14, No. 27 (2021)
Authors:Olga G. Paparusso, Annamaria Palmisano, Monica Procacci, Francesca Calace Pages: 19 - 40 Abstract: I centri urbani coprono solo lo 0,51% della superficie terrestre (Schneider et al., 2009), tuttavia, il loro impatto ecologico netto è estremamente alto (Ellis et al., 2010) e comporta una riduzione della biodiversità e una compromissione dell’equilibrio ecologico di aree rurali e urbane, innescando fenomeni che minano la resilienza di tali organismi. Nel presente articolo le Nature Based Solutions (NBS) vengono proposte come strumento progettuale fondamentale per contrastare i molteplici effetti del cambiamento climatico nel contesto urbano e, in particolare, per mitigare l’Urban Heat Island così da incrementare i servizi ecosistemici di regolazione. La sperimentazione proposta mostra come l’uso di NBS, all’interno del tessuto urbano di una città del Mezzogiorno d’Italia, possa portare dei benefici in termini di diminuzione della temperatura e miglioramento della sensazione di comfort termico outdoor degli utenti anche in un contesto climatico fortemente soggetto ai fenomeni di innalzamento delle temperature (C3S, ECMWF, 2019). Tale sperimentazione induce, inoltre, a riflettere sulla necessità di introdurre gli approcci basati sugli ecosistemi all’interno dei programmi di governo del territorio, delineando tuttavia inerzie e rischi di tale integrazione. PubDate: 2021-12-22 DOI: 10.6093/2281-4574/8808 Issue No:Vol. 14, No. 27 (2021)
Authors:Shubhi Sonal Pages: 41 - 62 Abstract: Il rapido afflusso di popolazione e l’aumento dei prezzi dei terreni hanno gradualmente trasformato il paesaggio residenziale della città di Bengaluru. Lo studio esamina il fenomeno della trasformazione graduale e non pianificata della tipologia abitativa e il suo impatto sulla qualità della vita nei quartieri residenziali urbani della città di Bengaluru, in India. Un insieme di 4 quartieri ad alta densità è stato selezionato dalla zona intermedia della città per comprendere le trasformazioni nelle tipologie abitative man mano che i quartieri intermedi della città continuano a densificarsi. L’analisi dettagliata dei dati raccolti attraverso le indagini sulle famiglie e la mappatura fisica indicano un’accettazione culturale dell’alta densità nei quartieri urbani indiani. In netto contrasto con le esperienze riportate nel Nord del mondo, i quartieri urbani recentemente densificati continuano a mostrare una qualità di vita accettabile nonostante le trasformazioni nella forma urbana e nelle tipologie abitative. Il contributo suggerisce infine alcune lezioni di pianificazione urbana dai quartieri di Bengaluru che possono rendere accettabile la vita ad alta densità. PubDate: 2021-12-22 DOI: 10.6093/2281-4574/8809 Issue No:Vol. 14, No. 27 (2021)
Authors:Lorena Pisapia Pages: 63 - 76 Abstract: Le infrastrutture ambientali giocano oggi un ruolo prioritario e strutturante nelle pratiche di rigenerazione urbana per il futuro della città contemporanea. A partire dalla rilettura delle politiche internazionali ed europee, dei piani di ultima generazione e delle radici del tema e del disegno, sono state rintracciate nuove categorie interpretative delle infrastrutture verdi e blu (Ivb) al fine di costruire una toolbox, cassetta degli attrezzi delle azioni virtuose di cui la città deve dotarsi per affrontare le questioni in gioco. Attraverso l’analisi degli strumenti e delle dinamiche in atto nella città di Milano, come esperienza paradigmatica per ripensare traiettorie possibili per il futuro della città contemporanea, è stato ricostruito un quadro sinottico e kit metodologico di quali sono gli strumenti per progettarle, gestirle e programmarle, dalla scala metropolitana a quella di prossimità. PubDate: 2021-12-27 DOI: 10.6093/2281-4574/8820 Issue No:Vol. 14, No. 27 (2021)
Authors:Subrata Biswas Pages: 77 - 92 Abstract: Nell’era dell’urbanizzazione, la scarsità di acque sotterranee è un problema vitale. Colpisce duramente civiltà umana. Alcune attività illogiche della società umana, specialmente nell’area urbana, hanno avuto un grande impatto sulla rigenerazione della falda acquifera che a sua volta si lega ad un concetto di “maggiore domanda-minore offerta” di acque sotterranee in relazione alle zone di faglia acquifera. Il presente contributo tenta di scoprire la differenza tra uso e abuso, valutare la diversa necessità e modalità di utilizzo delle acque sotterranee e infine trovare alcuni elementi per superare la situazione di grave carenza idrica. I dati principali raccolti a Bishnupur Lake (area urbana) e Ajodhyanagar Mouza (area peri-urbana) del quartiere di Berhampore nel distretto di Murshidabad, West Bengal, sono usati come campo di studio. I dati vengono analizzati con l’ausilio della Geoinformatica e della tecnica statistica campionaria. Lo studio rileva che sia le aree periurbane che quelle urbane richiedono acqua per l’uso quotidiano, ma il tasso di rigenerazione delle acque sotterranee da fonti pluviali pioggia è esponenzialmente alto nelle aree periurbane rispetto a quelle urbane e quindi l’area periurbana deve mantenere il proprio spazio aperto in maniera organizzata al pari dell’andamento di recupero delle acque sotterranee. Pertanto, l’attenzione verso l’area periurbana per mitigare la crisi idrica nelle aree urbane doveva essere indirizzata per bilanciare l’interazione e lo sviluppo periurbano-urbano. PubDate: 2021-12-27 DOI: 10.6093/2281-4574/8821 Issue No:Vol. 14, No. 27 (2021)
Authors:Massimiliano Granceri Bradaschia Pages: 93 - 110 Abstract: Nelle ricerche e nelle pratiche della pianificazione territoriale, la narrativa spesso impiegata nelle policy, nei piani e nei progetti per l’adattamento ai cambiamenti climatici (ACC), sia in ambito urbano che in quello rurale, è quella afferente all’impiego di soluzioni verdi, “green”, “blue-green”, “ecosystem-based” e “nature-based”. Nonostante siano misure comunque necessarie per affrontare specifici pericoli di natura climatologica e meteorologica e che forniscono dei servizi ecosistemici per i sistemi urbani e rurali, vengono spesso etichettate come la “panacea di tutti i mali”, ossia di tutti i pericoli derivanti dal cambio climatico (da ora in avanti CC). Di fatto, la natura multi-rischio del CC e le inerenti incertezze che tuttora racchiude costringono i pianificatori a non sottovalutare la pianificazione e l’implementazione delle misure d’adattamento, con l’obiettivo di evitare inefficienze o addirittura fenomeni di maladattamento (“maladaptation” in inglese). Dunque, la presente ricerca pone l’attenzione sui servizi e i disservizi d’adattamento, con quest’ultimo campo ancora inesplorato, delle misure cosiddette misure “ecosystem-based” o “nature-based” con l’obiettivo di eliminare l’ingenuità della narrativa con la quale vengono spesso raccontate nei percorsi di pianificazione urbana. In maniera critica viene analizzato un caso empirico: il piano per il CC ed i processi di co-pianificazione e co-implementazione del Comune di Barcellona (ES). PubDate: 2021-12-27 DOI: 10.6093/2281-4574/8822 Issue No:Vol. 14, No. 27 (2021)
Authors:Subham Kumar Roy, Abdus Sattar Shaikh Pages: 111 - 126 Abstract: Le infrastrutture ambientali giocano oggi un ruolo prioritario e strutturante nelle pratiche di rigenerazione urbana per il futuro della città contemporanea. A partire dalla rilettura delle politiche internazionali ed europee, dei piani di ultima generazione e delle radici del tema e del disegno, sono state rintracciate nuove categorie interpretative delle infrastrutture verdi e blu (Ivb) al fine di costruire una toolbox, cassetta degli attrezzi delle azioni virtuose di cui la città deve dotarsi per affrontare le questioni in gioco. Attraverso l’analisi degli strumenti e delle dinamiche in atto nella città di Milano, come esperienza paradigmatica per ripensare traiettorie possibili per il futuro della città contemporanea, è stato ricostruito un quadro sinottico e kit metodologico di quali sono gli strumenti per progettarle, gestirle e programmarle, dalla scala metropolitana a quella di prossimità. PubDate: 2021-12-27 DOI: 10.6093/2281-4574/8823 Issue No:Vol. 14, No. 27 (2021)