Authors:Susanna Tamaro Pages: 18 - 21 Abstract: La natura ci parla della bellezza, di un mondo che esiste e vive sotto il segno della complessità. Ma sebbene la natura sia diventata un totem ideologico davanti al quale immolare le nostre ansie e paure più profonde, è assente l’idea che il degrado ambientale sia in qualche modo legato al degrado della nostra anima. Nature speaks to us of beauty, of a world that exists and lives under the sign of complexity. And although nature has become an ideological totem before which we can offer as sacrifice our deepest anxieties and fears, the idea that environmental degradation is in some way related to the degradation of our soul is lacking. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13930 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Franco Ferrarotti Pages: 22 - 27 Abstract: La cultura è agricoltura: nel senso preciso che la tradizione culturale è nello stesso tempo traduzione, sedimentazione, attesa che il seme si maceri nel terreno e dia, a tempo debito, il suo frutto. Gli italiani sono ancora un popolo di contadini; la società industriale italiana può apparire anche più solida di altre perché poggia su un passato che non passa, sui semi positivi e non ancora storicamente inverati della grande cultura mediterranea. Culture is agriculture: in the precise sense that cultural tradition is simultaneously also translation, sedimentation, waiting for the seed to macerate in the soil and, in due time, to bear fruit. Italians are still a peasant people; Italian industrial society may even appear as being more solid than others, but this is because it rests on a past that does not pass away, on the positive and yet historically unfulfilled seeds of the great Mediterranean culture. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13931 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Paolo Portoghesi Pages: 28 - 33 Abstract: Architettura non è solo un insieme di oggetti, ma una sorta di linguaggio che oltre a vivere in modo immateriale nella nostra memoria e nel nostro cervello, aspira a partecipare della forma organica degli esseri viventi. L’architettura cresce e si riproduce in quanto insieme di esperienze, di idee, di progetti, di tipi che si diffondono trasformandosi, proprio come avviene per le piante che si riproducono dall’unione dei principi maschili e femminili messi in comunicazione dalla contiguità, dagli insetti, dal vento. Architecture is not only an ensemble of objects, but a sort of language that not only lives intangibly in our memory and our brain, but also aspires to participate in the organic form of living beings. Architecture grows and reproduces as a set of experiences, ideas, projects, and types that are transformed as they disseminate, in the same way as plants are reproduced through the union of male and female principles communicating by proximity, with the help of insects, of the wind. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13932 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Aimaro Isola Pages: 34 - 41 Abstract: Sullo sfondo di ogni progetto degli uomini s’intravede l’idea di una natura originaria, paradiso perduto da rimpiangere o da ritrovare per reincantare i luoghi ed il Tempo. Lo sguardo sulla natura e su ciò che ci circonda ha dato forma alle nostre identità, ai saperi, alle storie, alle tecniche, la poesia ed il canto sono sorte da questo sguardo. On the backdrop of every human endeavour there is a glimpse of the idea of a primordial nature, of a lost paradise to long for or to seek in order to re-enchant both places and Time. The gaze on nature and on what surrounds us shapes our identities, our knowledge, our stories, our techniques: poetry and song derive from this gaze. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13933 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Riccardo Butini Pages: 42 - 53 Abstract: La cappella appare come un ‘oggetto trovato’ e intrattiene un intenso dialogo con il contesto che la accoglie, mostrando un’inattesa capacita di ‘radicamento’; un legame stretto, sospeso tra dimensione trascendente dello spazio naturale e quella razionale della precisa tecnica costruttiva, che dall’esterno prosegue, sublimandosi, all’interno. The chapel appears as a 'found object' and carries out an intense dialogue with the context in which it is located, demonstrating an unexpected capacity for 'enrootment'; a close connection, suspended between the transcendent dimension of natural space and the rationality of a precise building technique, that of the exterior which proceeds, through sublimation, into the interior. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13934 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Fabio Fabbrizzi Pages: 54 - 65 Abstract: Sotto molti aspetti tutta la storia dell’umanità è costruita attorno al legame che l’uomo instaura con il mondo naturale. Nella sensibilità arcaica, la figura della foresta ha accentrato su di sé un valore ancestrale denso di valori e significati, che in forme diverse permangono anche in alcune felici opere della contemporaneità. E’ il caso del padiglione espositivo del Saya Park in Corea del Sud capace di coniugare in una dimensione straordinariamente poetica, l’interpretazione sensibile dei molti temi offerti dalla natura in relazione allo spazio e alla sua definizione architettonica. In many respects, the whole of human history is built around the connection that humans have established with the natural world. In archaic sensibility, the forest has always played a central role, bearing an ancestral significance that is dense with values and meanings, which in different ways still persist in some successful contemporary works. This is the case, for example, of the Saya Park exhibition pavilion in South Korea, which succeeds in coalescing, in an extraordinarily poetic dimension, a sensitive interpretation of the many themes offered by nature in relation to space and its architectural definition. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13935 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Brunella Guerra Pages: 66 - 77 Abstract: La Casa del Horizonte che Jesús Maria Aparicio realizza nel Campo Charro, a Salamanca è la sintesi perfetta dei suoi studi: una scatola architettonica in dialogo intenso e sottile con il paesaggio vasto della dehesa salmantina. Se a nord rievoca le cuevas castigliane, a sud la casa si riduce all’essenziale: una copertura, un pavimento e nel mezzo l’orizzonte. La figura umana è sempre misura del paesaggio e dell’architettura. The Casa del Horizonte built by Jesús Maria Aparicio in Campo Charro, Salamanca, is the perfect synthesis of his research: an architectural box engaged in an intense and subtle dialogue with the vast landscape of the Salamancan dehesa. Whereas to the north it evokes the Castilian cuevas, to the south the house is reduced to the essential: a roof, a floor, and in the middle the horizon. The human figure is always a measure of the landscape and of architecture. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13936 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Fabrizio Arrigoni Pages: 78 - 89 Abstract: L’Hakka Indenture Museum è opera che rivela i nodi concettuali che sottendono l’operare dell’atelier DnA_Design and Architecture; tra essi: il contesto sempre inteso come res-singularis, risorsa fisico-ambientale unica e irripetibile, la condizione sussistente come nutrimento del progetto, attenzione alla fenomenalità delle cose e alle memorie in esse coagulate, la scrittura compositiva come sottile esercizio sulle matrici tipologiche, l’applicazione tecnico-artigiana come eminente testimonianza culturale, il sentimento vivissimo di un’etica sociale del fare. The Hakka Indenture Museum is a work that reveals the essential conceptual elements that underlie the way in which atelier DnA_Design and Architecture operates; among them: the context, always understood as res-singularis, as a unique and unrepeatable physical-environmental resource, the existing condition as nourishment for the project, a careful attention to the phenomenality of things and to the memories they carry with them, compositional writing as a subtle exercise on typological matrices, technical-artisanal implementation as outstanding cultural evidence, and the vivid feeling of a social work ethic. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13937 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Alberto Pireddu Pages: 90 - 101 Abstract: L’articolo è una lettura critica delle architetture che costellano la Ruta del Peregrino nello stato di Jalisco in Messico. La natura selvaggia dei luoghi e il carattere popolare della camminata offrono lo spunto per una riflessione sul tema dell’analogia, intesa secondo l’interpretazione del poeta e scrittore francese René Daumal, e per una comparazione con i Sacri Monti colti secondo il punto di vista, per certi versi complementare, di Aldo Rossi e Giovanni Testori. The article presents a critical interpretation of the architectures disseminated throughout the Ruta del Peregrino in the state of Jalisco in Mexico. The wilderness of the places and the popular nature of the walk offer the starting point for a reflection on the theme of analogy, understood according to the interpretation of the French poet and writer René Daumal, and for a comparison with the Sacred Mountains according to the points of view, in some ways complementary, of Aldo Rossi and Giovanni Testori. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13938 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Gabriele Bartocci Pages: 102 - 113 Abstract: Il cabreo Stati, dominii, città, terre e castella dei serenissimi duchi e prencipi Della Rovere tratti dal naturale da Francesco Mingucci da Pesaro è l’inventario dei possedimenti della famiglia Barberini attraverso il quale, nel 1626, il pittore pesarese rileva il carattere dei borghi di collina della zona compresa tra l’Appennino marchigiano e il mare Adriatico ponendo in rilievo l’adesione e la corrispondenza degli insediamenti urbani alla morfologia del territorio. The ancient illustrated cadaster Stati, domini, città, terre e castella dei serenissimi duchi e prencipi Della Rovere tratti al naturale by Francesco Mingucci da Pesaro is the inventory of the Barberini family's possessions in which, in 1626, the painter from Pesaro described the character of the hillside villages in the area between the Marchigian Apennines and the Adriatic Sea, emphasising the connection and correspondence of urban settlements to the morphology of the land. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13939 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Chiara De Felice Pages: 114 - 125 Abstract: Tutti gli elementi che costituiscono il cottage disegnato dai Siren sull’isola di Lingonsö mostrano le regole imposte all’edificio dalla Natura. Il basamento, recuperato dalla tradizione costruttiva, è l’elemneto che risolve il rapporto con il suolo e con il luogo. L’abilità dei progettisti trasforma questo elemento da funzionale a simbolico, rendendo la piastra il palco della vita quotidiana. Il padiglione rivela in modo sintetico lo stesso schema, dove il basamento disegna una linea orizzontale in continutà col mare e i confini dello spazio sono dati dalla Natura stessa. All the parts of the small cottage designed by the Sirens on the Lingonsö island bare the rules imposed by Nature on the building. The platform resumed from the traditional constructive techniques is the element that resolves the connection with the soil and the site. The cleverness of the designers transforms the element from functional to symbolic, turning the platform into a stage for daylife. The Pavillon synthetically reveals the same scheme where the platform draws a horizontal line in continuity with the sea and the boundary of the space is Nature itself. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13940 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Edoardo Cresci Pages: 126 - 137 Abstract: Nel 1973, in qualità di direttore dell’Istituto regionale per la protezione dei monumenti, Oton Jugovec progetta la copertura per i ritrovamenti archeologici della cappella di San Michele a Otok pri Dobravi, nella Bassa Carniola. Lavorando con tipo, archetipo e spazio l’architetto sloveno è capace di erigere una nuova, iconica, ‘capanna’ che emana la forza e la purezza di una poesia scritta per questa terra. In 1973, in his role as director of the Regional Institute for the Protection of Monuments, Oton Jugovec designed the floating roof for the archaeological findings at the chapel of Saint Michael in Otok pri Dobravi, in Lower Carniola. Working with type, archetype and space, the Slovenian architect erected a new, iconic ‘cabin’ that emanates the force and purity of a poem written for this land. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13941 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Andrea Volpe Pages: 138 - 149 Abstract: Già alla fine della sua carriera, Pikionis accetta l’incarico per la progettazione di un parco per bambini dove riprende i temi del progetto per l’Acropoli. Il parco di Filothei è una sorta di Arcadia analoga, dove natura e architettura sono ancora avvinte nell’abbraccio che la modernità distratta non riesce più a cogliere. Arcaicismi dorici offrono la surreale epifania della capanna primigenia e si riflettono nella mediterranea interpretazione di un Giappone sognato e immaginato come prossimo e necessario. Towards the end of his career, Pikionis accepted the commission for designing a children playground, in which he returned to the themes of the project for the Arcopolis. The Filothei playground is a sort of analogous Arcadia, where nature and architecture are still caught in an embrace which a distracted modernity is no longer capable of grasping. Doric archaicisms offer the surreal epiphany of the primitive hut and are reflected in the Mediterranean interpretation of a Japan dreamed of and imagined as close by and necessary. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13942 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Elias Terzitta Pages: 150 - 161 Abstract: Casa Gostner si incastra tra due speroni granitici e si staglia sul paesaggio con il duplice obiettivo di proteggere i suoi abitanti e di presidiare il contesto naturale circostante. L’opera, tra le più conosciute di Alberto Ponis, si ritaglia il proprio ruolo tra le architetture del XX secolo che sono riuscite a dare il proprio contributo alla definizione di archetipo di casa-vacanza. Casa Gostner is nestled between two granite spurs and stands out against the landscape with the twofold purpose of sheltering its inhabitants and presiding over its natural surroundings. The house, among Alberto Ponis’s best-known works, plays an important role among the 20th-century architectures that have contributed to define the archetypal holiday-home. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13943 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Alberto Ghezzi y Alvarez Pages: 162 - 173 Abstract: Situate nel nord-ovest della penisola iberica, tra i monti coperti di castagni della comarca del Bierzo, tra Castiglia e Galizia, le miniere d’oro di Las Médulas rappresentano una documentazione unica di trasformazione diretta del paesaggio da parte della civiltà romana attraverso la tecnica di ruina montium descritta da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale. Located in the northwest of the Iberian peninsula, among the chestnut-covered hills of the comarca of Bierzo, halfway between Castile and Galicia, the gold mines of Las Médulas offer a unique documentation of direct landscape transformation by the Romans using the ruina montium technique described by Pliny the Elder in his Naturalis Historia. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13944 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Francesco Collotti Pages: 174 - 181 Abstract: Tessenow é noto in Italia per la pubblicazione in italiano di Osservazioni elementari sul costruire. Un lavoro accurato e necessario di curatela e ricostruzione critica aggiorna ora la nostra conoscenza dell’architetto tedesco ed è stato condotto da Martin Boesch per l’Accademia di Architettura della Svizzera italiana. Heinrich Tessenow é considerato uno dei più significativi architetti tedeschi dei primi decenni del novecento ed é usualmente associati a progetti per piccole case operaie, per gli artigiani e per la piccola borghesia che, grazie alle loro forme semplici e squadrate, all’assenza di decorazioni e alle proporzioni discretamente controllate, segnano il paesaggio per la loro discreta eppure marcata presenza. Tessenow is known in Italy for the Italian version of Hausbau und dergleichen. An accurate and necessary work of editing and critical reconstruction which has updated our knowledge of the German architect was conducted by Martin Boesch for the Academy of Architecture of the University of Italian Switzerland. Heinrich Tessenow is considered one of the most significant German architects of the early decades of the 20th century and is usually associated with designs of small houses for workers, artisans, and the petite bourgeoisie which, through their simple, square forms, lack of decoration, and carefully controlled proportions, mark the landscape with their discreet yet distinctive presence. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13945 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)
Authors:Antonella Gallo Pages: 182 - 189 Abstract: Una dimostrazione potente di quello che il teatro può ‘far vedere’ lo offre lo spettacolo prodotto dalla compagnia dell’Elfo per la regia di Elio De Capitani, scegliendo di riportare in scena Moby Dick – Rehearsed, ‘adattamento’ teatrale del Moby Dick di Melville scritto da Orson Welles. Come ricorda De Capitani, Orson Welles «preferì non dare al pubblico né mare, né balene né navi». In questa ambizione ostinata sta la prova, perché il tentativo di trasformare un romanzo polifonico come Moby Dick in un dramma teatrale equivale a cacciare la Balena bianca. A powerful demonstration of what theatre can 'make us see' is offered by the show produced by the dell'Elfo theatre company under the direction of Elio De Capitani, who chose to stage, under the title Moby Dick alla Prova, Orson Welles' theatrical 'adaptation' of Melville's novel Moby Dick. As recalled by De Capitani, Orson Welles “preferred to give the public neither sea, nor whales, nor ships”. In this obstinate ambition lies the feat itself, because the attempt to transform a polyphonic novel such as Moby Dick into a theatrical play is tantamount to hunting the White Whale. PubDate: 2022-09-26 DOI: 10.36253/FiA-13946 Issue No:Vol. 26, No. 1 (2022)