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Authors:Giovanni Solimine Pages: 523 - 531 Abstract: Il contributo riproduce il testo dell’ultima lezione accademica di Giovanni Solimine, tenuta in streaming il 28 maggio 2021. La lezione si sviluppa intorno ai principali nodi tematici su cui Solimine si è concentrato nella sua lunga carriera universitaria: la biblioteca, la funzione del libro e della lettura, il tema delle competenze nella società della conoscenza, il modo in cui la cultura si forma e circola in rete. A questi temi lo studioso ha dedicato numerose pubblicazioni e in particolare i suoi ultimi quattro libri, pubblicati da Laterza tra il 2004 e il 2020 (si tratta de La biblioteca: scenari, culture, pratiche di servizio; L’Italia che legge; Senza sapere: il costo dell’ignoranza in Italia; La cultura orizzontale). Qui Solimine riprende e attualizza le principali riflessioni contenute nei volumi che, come osserva lui stesso, sembrano appartenere a un disegno unico che ha preso forma nel tempo, come un itinerario in cui ogni tappa ha tratto origine dall’approdo della tappa precedente. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13333 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Ernest Abadal, Gerard Vidal Pages: 533 - 545 Abstract: Giovanni Solimine è un autore di grande prestigio nel campo della biblioteconomia e della promozione della lettura. Il suo recente pensionamento nel novembre 2021 è un buon momento per fare un bilancio della sua vasta e variegata produzione scientifica, soprattutto in riferimento alle monografie e agli articoli su rivista. In questo articolo si vuole adottare un approccio bibliometrico per determinare l’impatto del suo lavoro in base alle citazioni che ha generato: gli studi bibliometrici sono rari nelle discipline umanistiche, in generale – e in Italia in particolare – e si ritiene possano fornire una visione complementare della figura dello studioso. Prima di tutto, sono descritte brevemente le 563 pubblicazione scientifiche individuate e, in particolare, i 171 lavori disponibili in rete (tipologia, riviste sulle quali ha pubblicato, coautori ecc.). In secondo luogo, si presenta uno studio delle 344 opere che lo hanno citato (per complessive 433 citazioni), evidenziando la loro distribuzione temporale, gli autori citanti e le relative affiliazioni, le riviste nelle quali viene citato, la lingua e l’elenco delle opere più citate. È stato creato un profilo dell’autore in Google scholar e le citazioni sono state scaricate e analizzate utilizzando il software Publish or perish. I risultati mostrano come la presenza online di Solimine non sia in linea con il prestigio guadagnato e l’influenza avuta nel campo della biblioteconomia italiana. Le ragioni principali di questa differenza sono il basso livello di ‘digitalizzazione’ della sua produzione (solo il 30% è disponibile in rete) e il fatto di aver pubblicato prevalentemente in lingua italiana. Lo studio, tuttavia, mostra un impatto significativo su autori e istituzioni in diversi paesi, soprattutto di lingua spagnola. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13335 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Edoardo Roberto Barbieri Pages: 547 - 554 Abstract: La collezione libraria dei Francescani di Gerusalemme – oggetto in questi anni di numerosi interventi di valorizzazione – conserva una preziosa testimonianza del rapporto tra Europa e civiltà semitiche. Si tratta di antiche edizioni (secoli XVI-XVIII) di grammatiche e lessici per l’apprendimento di arabo, ebraico, ge’ez e siriaco. Questi libri documentano sia gli interessi biblici dei frati, sia il loro desiderio di inculturazione nella realtà della Terra Santa. Anzi, non è difficile immaginare un rapporto tra questi volumi e la nascita a metà XIX secolo della Franciscan Printing Press. Fu la prima officina tipografica di Gerusalemme a stampare in arabo: catechismi e grammatiche per gli studenti delle scuole francescane di tutta la Palestina, allora parte dell’Impero Ottomano. Una bella mostra virtuale (a causa della pandemia da Covid-19), ma disponibile a stampa e sul web, racconta tutto questo. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13334 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Andrea Capaccioni, Elena Ranfa Pages: 555 - 561 Abstract: Il volume di Giovanni Solimine Controllo bibliografico universale contiene un capitolo dedicato alle origini dell’Universal Bibliographic Control (UBC) program. Seguendo le indicazioni dello studioso, il presente saggio propone l’analisi di un’opera spesso citata, anche se non sempre pienamente conosciuta, di Henri La Fontaine e Paul Otlet Création d’un répertoire bibliographique universel: note préliminaire, pubblicata a Bruxelles tra il 1895 e il 1896. Vengono poi prese in esame alcune proposte di repertori bibliografici che hanno preceduto o affiancato il répertoire bibliographique universel di Otlet e La Fontaine. Questa sia pur rapida rassegna può contribuire a delineare un quadro più chiaro dell’evoluzione della bibliografia enumerativa e, più in generale, della comunicazione scientifica tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del successivo. Il contributo presenta infine una sintetica ricostruzione del dibattito novecentesco sulle origini del concetto di controllo bibliografico universale, un progetto poi avviato a partire dalla seconda metà del XX secolo dall’Unesco e dall’International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA). PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13344 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Andrea De Pasquale Pages: 563 - 567 Abstract: Nel 2021 la Biblioteca nazionale centrale di Roma ha siglato con Giovanna Calvino una convenzione di comodato grazie alla quale l’istituto diventa il luogo di conservazione del fondo archivistico e bibliografico di Italo Calvino, inaugurando una sala a lui dedicata con l’intento di ricostruire il suo laboratorio di scrittura e, al contempo, divenire essa stessa un laboratorio di studi e ricerche internazionali sulla figura e sull’opera dello scrittore. L’articolo riporta il discorso di inaugurazione della Sala Italo Calvino, nel quale sono ricostruite le tappe principali del viaggio che ha portato i ‘libri di Cosimo’ fino alla Biblioteca nazionale centrale di Roma. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13359 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Federica Formiga Pages: 569 - 576 Abstract: L’articolo intende trattare le modalità con le quali il libro digitale raggiunge le biblioteche di pubblica lettura e come le istituzioni possano condividere tale patrimonio bibliografico con i propri utenti. Le biblioteche, sempre più coinvolte nel e con il digitale, stanno fronteggiando una vera esplosione nel numero degli utenti che se ne servono, ma devono fare i conti con i costi e le scelte corrette per implementare o condividere le collezioni non fisiche. Il mercato offre dei fornitori, spesso aggregatori di contenuti, che sono a disposizione per facilitare il compito nella fornitura di un buon servizio senza che i produttori perdano nei guadagni. L’altro aspetto che viene preso in considerazione è legato alla protezione e gestione dei diritti digitali, che fino all’ottobre 2021 rendeva farraginoso, per gli utenti, l’accesso al contenuto. Da qualche settimana si stanno profilando nuovi standard di protezione, che saranno, si auspica, sempre più adottati dai produttori. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13336 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Roberto Guarasci Pages: 577 - 584 Abstract: Il testamento di Paul Otlet, composto da ben 67 versioni redatte nel corso di quasi un trentennio, con numerose postille, aggiunte e revisioni, rappresenta un documento privilegiato per ripercorrere, da una angolatura intima e personale, la vita e il pensiero del bibliografo belga e del suo archivio personale che identifica come il suo vero lascito spirituale. Considerato fin dall’inizio come un tutt’uno inscindibile e nettamente distinto dalla sua biblioteca, ne vengono descritti i criteri di ordinamento e conservazione e la destinazione e l’utilizzo delle singole parti. Gli echi delle due guerre delle quali fu testimone, la devastazione del Mundaneum e l’asportazione delle collezioni, l’abbandono dei collaboratori e i dubbi personali si intersecano con notazioni filosofiche e tecniche in un testo indubbiamente affascinante. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13337 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Mauro Guerrini Pages: 585 - 592 Abstract: La peer-review è oggi un elemento chiave dell’editoria accademica. Essa costituisce – specie per le riviste digitali – uno strumento per la verificabilità del processo editoriale. La peer-review viene interpretata come un processo di selezione e refereeing di contributi, mentre potrebbe rientrare tra le attività di valorizzazione e condivisione di un saggio; il referee potrebbe essere davvero una specie ghostwriter; in un referaggio aperto, il nome del revisore potrebbe essere registrato in un catalogo, in una bibliografia o in una banca dati come co-responsabile intellettuale del saggio. Il refeering potrebbe diventare la chiave di volta per l’affermazione della collaborative science. Dal potere assoluto del direttore di un journal e di una serie forse adesso siamo passati al potere assoluto del revisore' Chi decide la politica editoriale di una rivista scientifica e di una serie' PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13328 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Rosa Maiello Pages: 593 - 596 Abstract: Prendendo spunto dalla carriera di Giovanni Solimine e dal suo decisivo contributo al mondo della cultura, alla comunità biblioteconomica e a quella bibliotecaria, l’articolo riflette sull’importanza e sulla necessità di uno scambio continuo e sistematico tra il mondo scientifico e quello professionale, tanto per l’avanzamento degli studi, quanto per lo sviluppo di un servizio bibliotecario qualificato, per la crescita dei livelli occupazionali nel settore e per la diffusione della consapevolezza del ruolo che le biblioteche rivestono nella crescita e nel miglioramento della società. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13401 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Alberto Petrucciani Pages: 597 - 602 Abstract: «Le biblioteche sono luoghi fisicamente determinati e saldamente piantati in un preciso contesto» ma nello stesso tempo sono «pervase da una fortissima carica simbolica, che trascende la realtà». A partire da queste parole di Giovanni Solimine che testimoniano un’oscillazione tra realtà e utopia, l’autore dell’articolo riflette su cosa siano e cosa debbano fare le biblioteche e i bibliotecari oggi. Innanzitutto, le biblioteche dovrebbero dedicarsi a quelle funzioni che sono loro proprie e che altre istituzioni non sanno e non possono svolgere: assicurare la raccolta e la conservazione il più possibile completa di quanto è stato prodotto e documentare lo sviluppo del sapere umano, e quindi organizzare l’informazione in cataloghi completi e tecnicamente adeguati e predisporre piani di digitalizzazione. Ma alle biblioteche si chiede anche di tornare a riflettere sul libro, la lettura e l’educazione che sono l’orizzonte più immediato e pertinente. Senza i propri valori, senza l’utopia, senza la missione di progresso, di crescita personale e culturale ma anche di sostegno al cambiamento sociale, le biblioteche sono altrimenti destinate a morire di inutilità e di incomprensione. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13399 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Gino Roncaglia Pages: 603 - 609 Abstract: L’articolo affronta il tema della ‘lettura aumentata’, intesa come operazione di approfondimento e allargamento della lettura di un testo – indipendentemente dalla natura del testo e dal supporto di lettura utilizzato, cartaceo o digitale – attraverso la consultazione, da parte di chi legge, di materiali, contenuti e risorse informative, di qualunque natura, disponibili online. Nella prima parte dell’articolo, l’autore analizza brevemente il rapporto fra lettura aumentata e analisi del testo, con particolare riferimento ai concetti di intertestualità e intermedialità. La seconda parte dell’articolo illustra invece due esempi di lettura aumentata, entrambi tratti dal romanzo The black cloud, pubblicato nel 1957 dall’astrofisico e cosmologo inglese Fred Hoyle (1915-2001). PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13360 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Paolo Traniello Pages: 611 - 615 Abstract: L’articolo illustra la figura di Filippo Mariotti (1833-1911) e l’azione da lui svolta a favore delle biblioteche italiane nel corso della sua lunga attività parlamentare, sia in veste di deputato, sia in quella di senatore. Il pensiero ‘biblioteconomico’ di Mariotti, sebbene si sia mosso prevalentemente entro i confini della tutela del patrimonio culturale, ha saputo cogliere ed esprimere temi di interesse rilevante anche in prospettiva moderna, quali la dimensione territoriale delle biblioteche e la necessità di un coordinamento tra i singoli istituti, da realizzare nel quadro di una legislazione nazionale organica. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13338 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Stefano Parise Pages: 617 - 622 Abstract: Nell’ultimo decennio del secolo scorso le istanze di rinnovamento che hanno attraversato la pubblica amministrazione hanno stimolato anche in Italia la nascita di una riflessione incentrata sulla gestione consapevole della biblioteca e favorito il radicamento di una cultura professionale orientata al risultato. L’irruzione delle discipline gestionali negli studi biblioteconomici mirava a orientare la prassi degli istituti bibliotecari all’efficacia e rappresentava il tentativo di dotare i bibliotecari di una strumentazione adeguata ad affrontare i profondi cambiamenti del contesto sociale e culturale. L’articolo, a partire dai testi di Giovanni Solimine più rappresentativi di quella stagione, prova a riflettere sull’eredità della biblioteconomia gestionale nel contesto odierno, in cui il cambiamento è diventato una condizione immanente. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13342 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Federico Meschini Pages: 623 - 627 Abstract: Questo breve articolo prende in esame il libro di Giovanni Solimine sul controllo bibliografico universale (universal bibliographic control, UBC), pubblicato nella metà degli anni Novanta. Vengono analizzati la struttura del volume e i cambiamenti avvenuti nel panorama bibliografico, in particolare per ciò che riguarda gli standard e le iniziative realizzate. Partendo dall’analisi effettuata da Solimine, lo scopo è definire l’UBC come un processo determinato di volta in volta da fattori culturali, sociali e tecnologici. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13325 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Maurizio Vivarelli Pages: 629 - 634 Abstract: L’articolo è dedicato al libro di Giovanni Solimine Introduzione allo studio della biblioteconomia, pubblicato nel 1995, articolato intorno al modello biblioteca/mediazione/organizzazione, che definì i fondamenti della ‘biblioteconomia gestionale’, radicati nel modello paradigmatico della reference library. La rilettura mette in luce i complessi fattori di mutamento attuali, e lo slittamento di paradigma in corso, le cui ‘anomalie’, secondo il lessico di Thomas Kuhn, si manifestano nelle eterogenee prospettive biblioteconomiche delineate, da quella ‘digitale’ a quella ‘sociale’ e ‘partecipativa’. Le considerazioni finali rimandano alla necessità di valorizzare le energie e le intelligenze che si muovono nei campi delle discipline del libro, dell’informazione, delle biblioteche, delle culture documentarie, orientandole all’interpretazione critica del cambiamento in atto, cercandone il radicamento nelle invarianti profonde su cui la tradizione disciplinare si è costituita. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13311 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Gianfranco Crupi Pages: 635 - 639 Abstract: Il contributo propone una riflessione sull’attualità del libro di Giovanni Solimine Le raccolte delle biblioteche: progetto e gestione, pubblicato nel 1999, in cui l’autore proponeva un canone biblioteconomico per la gestione delle collezioni, basato su una visione olistica della biblioteca. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13340 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Paul Gabriele Weston Pages: 641 - 645 Abstract: L’articolo riflette sui temi affrontati da Giovanni Solimine nel suo volume La biblioteca: scenari, culture, pratiche di servizio (Laterza, 2004) e sull’obiettivo dell’autore di «proporre una lettura delle trasformazioni che stanno investendo il sistema di produzione e circolazione delle conoscenze e [...] riflettere sulla collocazione che in tale contesto assume la biblioteca». Quello di Solimine, infatti, è un libro che parla di biblioteche non tanto con l’intento di ‘sezionarne’ la struttura e le funzioni, quanto con l’obiettivo di collocarle al centro del sistema sociale di creazione, trasferimento, trasformazione della conoscenza. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13385 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Giovanni Di Domenico Pages: 647 - 651 Abstract: Questo testo propone una rilettura, a distanza di diciassette anni, de La biblioteca e il suo tempo: scritti di storia della biblioteca di Giovanni Solimine, edito da Vecchiarelli nel 2004. Gli otto saggi raccolti nel volume forniscono, infatti, apporti molto significativi in almeno due ambiti: lo studio di momenti e figure importanti della storia bibliotecaria in età moderna e contemporanea; la definizione del rapporto tra la biblioteconomia e la sua storia. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13329 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Luca Ferrieri Pages: 653 - 657 Abstract: L’articolo riporta alcune riflessioni a margine del libro di Giovanni Solimine L’Italia che legge, edito da Laterza nel 2010. Si sottolinea la poliedricità intellettuale di Solimine, tra i primi e pochi studiosi italiani di biblioteconomia a dedicare nel corso della sua lunga carriera una certa attenzione ai campi della lettura, dell’editoria, dei consumi e dell’industria culturale. Uno dei grandi meriti dell’autore è, infatti, la capacità di ricorrere ai dati statistici senza dimenticare, però, che la questione della lettura e del suo sviluppo è innanzitutto una questione culturale, superando la perentorietà stessa dei dati e rivelando particolari che vanno oltre il rilievo puramente numerico. Il libro di Solimine è il risultato di una volontà di vedere le cose da diverse angolazioni, di evitare teoremi o slanci mistici, di non rassegnarsi alla spiegazione più semplice o più di moda. Analizzati con il senno di poi i dati sulla lettura danno l’impressione di una sostanziale immobilità e su numerosi altri punti il libro, grazie alla profondità di ricerca e di visione di Solimine, sembra prevedere tendenze e problemi che emergeranno con forza nel nostro Paese negli anni successivi. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13341 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Alberto Salarelli Pages: 659 - 663 Abstract: La rilettura del volume Senza sapere di Giovanni Solimine a distanza di sette anni dalla pubblicazione sollecita alcune riflessioni attorno al tema delle sempre più preoccupanti carenze culturali che affliggono la società italiana. In questo torno di tempo si sono manifestati due effetti significativi connessi a tali carenze: 1) la vittoria del Movimento 5 Stelle nelle elezioni politiche del 2018, compagine spiccatamente qualunquista in grado di elevare al governo del Paese una pattuglia di incompetenti e 2) l’epidemia da Covid-19 che ha posto in primo piano l’esigenza di specifiche conoscenze scientifiche e organizzative per tentare di superare la crisi. L’auspicio è che il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) possa fungere da stimolo per tracciare le linee di una politica di sviluppo culturale a tutti i livelli sociali. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13343 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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Authors:Paola Castellucci Pages: 665 - 668 Abstract: Il libro è l’unico possibile veicolo per raggiungere la ‘cultura’' Indagini statistiche dimostrano che i lettori sono ‘morbidi’ o non leggono affatto. Tuttavia, vanno considerati anche i ‘lettori’ della rete e dei social network, di video e videogiochi, di serie TV e musica. La lista è incredibilmente lunga. Bisogna inoltre notare che ciascuna di queste tipologie di ‘lettura’ si intreccia con altre fino a formare un complesso, pluralistico, ‘orizzontale’ rizoma. La cosiddetta ‘terza missione’ dell’università è dunque un dovere che gli studiosi devono onorare nei confronti dell’intera società. È ormai tempo di immaginare e utilizzare nuovi strumenti interpretativi per analizzare e dirigere una nuova idea di ‘cultura’ verso nuovi orizzonti. PubDate: 2022-02-27 DOI: 10.2426/aibstudi-13339 Issue No:Vol. 61, No. 3 (2022)
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