Authors:Vittorio Spinazzola Pages: 11 - 19 Abstract: "Dirigente politico comunista di alto livello e uomo di cultura raffinato, Antonio Gramsci è una delle personalità più significative tra gli intellettuali del Novecento italiano. Particolarmente notevole è l’insieme degli scritti di interesse linguistico-letterario nei quaderni vergati nei lunghi anni di prigionia sotto il regime fascista e pubblicati dopo il 1945. A rileggere oggi queste note carcerarie è facile rendersi conto che il loro punto focale è d’indole non storica ma teorica: riguarda infatti il problema generalissimo dei destinatari dell’attività di scrittura". PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8820 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Emanuele Cutinelli-Rendina Pages: 21 - 41 Abstract: "In nessun caso si corre il rischio di sopravvalutare l’importanza del celebre saggio su L’uomo del Guicciardini che nell’ottobre del 1869 Francesco De Sanctis pubblicò nella «Nuova Antologia». E ciò vale tanto per il posto cruciale che esso occupa nella parabola intellettuale di un critico che, giunto ormai alla piena maturità e al definitivo possesso dei suoi talenti interpretativi, grazie al contatto con l’opera dello storico fiorentino stava pervenendo a una decisiva chiarificazione delle proprie prospettive storiografiche; quanto per la storia dell’interpretazione dell’autore che prese a oggetto, nei cui confronti ha esercitato un influsso, schiettamente negativo per quanto praeter intentionem, di singolare tenacia e tale da arrivare fino al nostro presente." PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8821 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Alice Bonandini Pages: 45 - 59 Abstract: Viene qui pubblicato, per la prima volta, il testo della lectio inauguralis che Mario Untersteiner tenne nel 1967 come prolusione al proprio ultimo corso universitario, e che è stato ritrovato tra i materiali inediti dell’Archivio Untersteiner, conservato presso la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto. La prolusione, intitolata Λόγον διδόναι, è tesa a enfatizzare gli aspetti razionalistici e la dimensione dialettica del pensiero di Platone, e rappresenta un importante documento sull’interpretazione del metodo platonico a cui Untersteiner lavorò intensamente negli ultimi anni della sua carriera, ma che non riuscì a pubblicare. Essa testimonia inoltre la stretta relazione tra logos e rigore che rappresentò il riferimento etico fondamentale di tutto il percorso umano e professionale di Untersteiner. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8822 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Ugo Carlo Luigi Mondini Pages: 61 - 72 Abstract: Riguardo alle due domande poste dai corvi nel fr. 393 Pf. di Callimaco la critica moderna ha proposto varie interpretazioni, suscitate in parte dal commento di Sesto Empirico al passo. Corroborando la tesi già sostenuta da H. Kurzová, questo contributo cerca di spiegare le due domande come allusione al più conosciuto argomento dialettico di Diodoro Crono, il κυριεύων λόγος. Inoltre si tenterà di capire la fonte da cui Sesto ha tratto il distico, per valutare il suo strano commento. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8823 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Enrico Tanca Pages: 73 - 90 Abstract: L’articolo esamina la fitta trama linguistica e semantica con cui Agostino tesse una metafora nautica nel prologo del De beata vita, ripercorrendo la presenza in esso di autori precedenti, latini e greci, riutilizzati dall’autore per costruire una implicita allegoresi del mito di Ulisse, e precisamente dell’episodio dell’impossibile traversata di Od. v, individuando altresì nell’interpretazione allegorica del medesimo mito presente in alcuni testi platonici e neoplatonici la chiave ermeneutica fondamentale del brano agostiniano. Contemporaneamente si tenta di dar ragione di quella intima coerenza della figurazione allegorica che altrove nella critica è stata messa in discussione, evidenziandone invece tutta la portata di novità anche rispetto agli elementi tradizionali pur presenti nel passo agostiniano. In particolare, da una parte si pretende di dimostrare la volontà di Agostino di identificarsi nel mito di Ulisse, facendolo rivivere nella propria biografia, dall’altra si evidenzia la novità riguardante due simboli, uno tradizionale e dall’autore risignificato, l’altro di invenzione agostiniana. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8824 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Laura Biondi Pages: 91 - 108 Abstract: Il contributo intende precisare il quadro delle occorrenze di hir nell’interesse dei grammatici per la descrizione di aspetti della morfologia nominale del latino e segue il Fortleben medievale del lessema, confermandone il carattere di termine legato alla scuola come già indicato da Ezio Franceschini. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8825 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Antonello Fabio Caterino Pages: 109 - 119 Abstract: Mario Colonna, rimatore raffinato ma non eccelso della seconda metà del Cinquecento, non gode attualmente di grande fortuna di studi. Si offre, in questa sede, l’edizione dei suoi Sonetti sferici, il punto stilisticamente più alto della sua intera produzione poetica. Il saggio sarà corredato da una riflessione metrica sulla corona di testi costruita dal poeta, in relazione anche ad altri esempi simili interni al secolo Sedicesimo. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8827 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Vanja Vasiljević Pages: 121 - 133 Abstract: Il dramma Danica (1644) di Junije Palmotić è il prodotto della vivace cultura barocca di Dubrovnik e delle sue aperture verso l’Italia. Nella sua stesura, Palmotić sottopone l’episodio ariostesco di Ginevra e Ariodante a una complessa trasposizione teatrale in croato. Dallo scioglimento dell’intreccio ariostesco al tentativo di rispettare l’aristotelica unità di tempo, dall’ambientazione dell’episodio in una geografia balcanica fino all’inserimento di un innovativo tema politico, la Danica si rivela un’opera che va ben oltre la mera traduzione. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8828 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Marta Vicari Pages: 135 - 150 Abstract: Il saggio intende ripercorrere le tappe che portarono alla nascita e al funzionamento della casa editrice di Piero Gobetti evidenziando come il desiderio di darvi origine fosse presente sin dai primi anni della sua vita intellettuale. Il lavoro si avvale soprattutto dell’utilizzo di documentazione inedita conservata presso il Centro studi Piero Gobetti di Torino. Riproponendo inoltre i preziosi e poco conosciuti trafiletti redazionali, “spie” attraverso le quali Gobetti comunicava con il proprio pubblico, si fa emergere l’instancabile lavoro quotidiano che portò alla realizzazione del modello di editore ideale gobettiano. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8829 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Dario Borso Pages: 151 - 162 Abstract: Questo saggio esamina nuovi documenti (manoscritti, lettere ecc.) riguardanti Gli americani a Vicenza, una specie di racconto-reportage sui soldati nato e sui loro rapporti con la popolazione locale a metà degli anni Cinquanta. Come risultato, esso presenta una nuova datazione, la versione corretta di un capitolo del racconto e una solida ipotesi che l’originaria soppressione di quel capitolo fu dovuta non a Parise stesso, ma all’editore e alla sua paura della censura italiana. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8830 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Maria Laura Corradetti Pages: 163 - 179 Abstract: L’alluvione di Firenze del 1966 provocò inevitabilmente ingenti danni alle opere d’arte. Tuttavia, pur nel dramma della situazione, rappresentò letteralmente uno spartiacque per la forte accelerazione che impresse nella ricerca e nella sperimentazione dei prodotti da impiegare nel restauro. Relativamente alle opere lapidee, in particolare, lo studio delle loro schede tecniche di restauro ha permesso non solo di riconoscere un registro d’intervento che coniugava la prassi operativa fiorentina con la teoria di Cesare Brandi, ma ha anche offerto lo spunto per analizzare particolari aspetti del restauro lapideo. Gli interventi di recupero, infatti, dimostrarono la criticità di due passaggi operativi che facevano riferimento al “quando” e al “perché” patinare le sculture. Di fatto, la questione della patina in questo settore rappresentò un acceso terreno di confronto tra gli addetti ai lavori. PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8831 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)
Authors:Autori Vari Pages: 181 - 191 Abstract: John Picchione, La scrittura, il cervello, e l’era digitale - Alfredo Luzi Lucia Rodler, Goffredo Parise, i sentimenti elementari - Tiziano Moresi Giulia Cosio, La firma umana. Saggio su Tzvetan Todorov - Carlo Di Alesio Marco Santagata, Pastorale modenese. Boiardo, i poeti e la lotta politica - Cristina Zampese PubDate: 2017-07-10 DOI: 10.13130/2282-0035/8832 Issue No:Vol. 70, No. 1 (2017)